il Venerdì _ 24

Questo lavoro sarà anche ripetitivo, ma di sicuro a farlo s’imparano un sacco di cose. Ad ascoltare gli altri, ad esempio, e ad osservare: gesti, atteggiamenti… così, in questi anni, ho imparato anche un’altra cosa: saper diffidare. Già! In particolare di quelli che arrivano in studio vestiti di tutto punto, con la vita dettata dall’agenda sul cellulare e lo sguardo di sotto in su. Ecco, con tipi così, puoi scommetterci, arrivare al saldo sarà un parto; non uno qualsiasi, eh, ma uno di quelli podalici, lungo e doloroso, magari con i 40 gradi all’ombra degli ultimi giorni.

Se ne vengon fuori con un Sai, ho avuto delle spese impreviste (Ma va?! Al giorno d’oggi mi sembra capitino un po’ a tutti, ma dico io, deve farti credito il dentista?); poi li vedi in giro, macchina nuova, A A Abbronzatissimi manco Edoardo Vianello. Han figli a cui non fan mancare niente. Corso di violino, ceramica, danza, meditazione, kung fu… (li fanno tutti e a quanto pare tutti insieme, dato che ogni volta, prendere un appuntamento diventa un’impresa); eppure, oh, quando vengono da noi, ‘sti adulti non si sa come, ma son capaci di far storie per 40€.

È che anche se non sembra, i piccoli paesi sono un po’ come il mio lavoro: insegnano e soprattutto mostrano. Vuoi o non vuoi, infatti, da queste parti ci si conosce un po’ tutti e allora, dico io, perché inventare cazzate?
I miei preferiti, quindi, son quelli che te lo dicono senza problemi che vanno in ferie. Per il pagamento se ne riparlerà, eh, ché un paio di settimane di vacanze vorrai pure fargliele fare a queste povere anime in pena con il lettino in spiaggia già prenotato, no? Cosa diavolo pretendi che prima di stendersi al sole unti, cocktail alla mano, vengano a saldare il lavoro fatto del dentista. Suvvia, anche te!

E allora si, son sempre più convinta che questo lavoro sia un concentrato d’insegnamenti. Dietro a questo bancone, infatti, s’impara persino a far canestro ad occhi chiusi. Persone, situazioni, scambi di battute infelici… se ne fa una bella palla e la si getta alle spalle, sbam! Ché a tenersele sul cuore e nella testa, certe cose, si rischia di restar bloccati, mentre invece ha ragione Giuliana: nella vita bisogna andare avanti, altrimenti si va indietro.

Per cui avanti, eh, e anche di corsa, verso persone belle, con mani consumate dalla fatica e menti creative. Un po’ come quelle di Gianni, che un paio d’anni fa ci ha regalato dei dipinti e questa settimana è tornato a trovarci. Scrivi, m’ha detto, tu devi scrivere! Lo stesso ha fatto Hung, il quale m’ha confessato che a forza di leggermi, oh, oltre a realizzare sculture, gli è venuta voglia di prender carta e penna. Chissà che questi miei pensieri buttati lì un po’ a caso non gli siano davvero d’aiuto… Di sicuro, lo sono per me questi incontri, come quello con Ciro, che ogni volta m’invita a visitare la sua Bottega. L’ha fatto anche l’altro giorno, per poi aggiungere: Sandra deve farmi una rx per vederci più a fondo. Speriamo non veda troppo a fondo… – ha detto – Be’, prima magari vado a confessarmi, eh, che chissà cosa salta fuori.

Ed io mi son fatta una bella risata, di quelle libere e spensierate, mentre pensavo alla fortuna di aver a che fare con spiriti leggeri come i loro, che hanno occhi e cuori sensibili al bello e mani capaci di dargli forma, ciascuno a suo modo. Ogni volta, incontrarli è una boccata d’aria fresca, un soffio nell’animo che mi tira su, ma così su, che a tratti, oh, par quasi di volare.


Autore: l_iRe

Segretaria di giorno, di notte scrivo. A trent'anni ho una doppia vita e a tratti ne azzardo una terza, tra amici, sogni, smarrimenti e amore... finché dura.

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